sabato 13 dicembre 2008

Enciclopedia della pnl


Saluto i numerosi navigatori e ringrazio in particolar modo i miei affezionati visitatori anche se devo riconoscere che mi stimolerebbe ricevere qualche riflessione in più e mi piacerebbe vagliare in vostra compagnia una molteplicità di argomenti quali quello che mi accingerò a trattare ora, ossia come crescere professionalmente e finanziariamente . Nel post antecedente ho tentato di farvi conoscere colui che, a mio avviso, è il più grande e stimato guru della comunicazione infatti ho dedicato un'intera settimana a ricercare del materiale su di lui senz'altro utile alla mia crescita personale e professionale. Colui che non ricerca, non vuole più apprendere, non è curioso di "sapere" è destinato ad un lento ed inesorabile declino, a logorarsi, in quanto privo di quella stimolante marcia in più che gli consente di vivere pienamente. Credo sia fondamentale dunque, migliorarsi sempre nella vita e intavolare una conversazione avvalendosi di una spigliata comunicativa è il pilastro del buon vivere civile e in armonia con il prossimo, per tale ragione mi preme farvi conoscere questa favolosa enciclopedia composta di un videocorso di ben 25 dvd da guardare comodamente seduti sul divano di casa. Clicca sul link: http://www.autostima.net/shopping/prodotto.php?id_prodotto=47&pp=3634 e conoscerai un universo che ti costringerà ad "infossare" le esperienze negative del tuo passato e sicuramente guarderai con più ottimismo al tuo futuro riportando risultati efficienti nella tua vita. Il sottoscritto ha già cominciato il suo percorso formativo e di conoscenza acquistando questa fantastica collezione di 25 dvd. Devo riconoscere che inizialmente ero un po' scettico in merito all'acquisto on line del prodotto considerando le truffe che si commettono in rete ma mi sono immediatamente ricreduto perchè leggendo in fondo alla pagina del sito mi hanno tranquillizzato le garanzie sulla vendita dell'enciclopedia che questa straordinaria azienda offre a riguardo. Infatti, dopo appena due giorni dalla data dell'ordine d'acquisto dell'enciclopedia mi è pervenuto a casa il materiale. Il link per l'accesso al sito è: http://www.autostima.net/shopping/prodotto.php?id_prodotto=47&pp=3634.Son Sono profondamente convinto che investire nella conoscenza non sia mai uno spreco e il valore di questa enciclopedia è di gran lunga superiore al suo prezzo d'acquisto. Potrebbe essere un ottimo regalo di natale da fare a sè stessi, a parenti o amici e iniziare in tal modo un nuovo anno con rinnovati entusiasmi, ma soprattutto ricco di una miniera di sapienza e con tenacia e determinazione possiamo veramente sfondare. GIACOMO BRUNO offre tale opportunità, ora sta a voi coglierla facendo un piccolo passo e cliccando sul link http://www.autostima.net/shopping/prodotto.php?id_prodotto=47&pp=3634 e vi garantisco che non vi pentirete per averlo fatto. Cari amici lettori sono veramente entusiasta di questo mio post perchè fungerà da eccellente antidoto contro il malumore e con un semplice clic sarete spronati a stravolgere positivamente la vostra vita. Vi ringrazio per il tempo che mi dedicate e sottolineo che per me è un piacere immenso esservi di supporto in qualsiasi modo e forma io mi esprima, ossia tramite una buona ricetta, non dimentichiamo che la gastronomia è anche una forma d'espressione del proprio estro e quindi di comunicazione, o nelle vesti che ho indossato ora. Vi auguro delle serene feste e scrivetemi!

domenica 7 dicembre 2008

GIACOMO BRUNO





Ciao ragazzi, oggi è per me un giorno stupendo perchè navigando nel web ho conosciuto un personaggio a dir poco eccellente, il presidente della Bruno editore, fondata nel 2002, autore di oltre 40 ebook digitali. Si è formato e specializzato in PNL (Programmazione Neuro-Linguistica), Leadership, Comunicazione, Motivazione e Marketing in Europa e negli Stati Uniti con i migliori trainer mondiali, tra cui Richard Bandler, John Grinder, Anthony Robbins, Robert Dilts, Deepak Chopra, John La Valle, John Gray, Owen Fitzpatrick. E' stato nominato Trainer direttamente dal Dr. Bandler, fondatore della PNL. E' autore di numerosi Best Seller, tra i quali cito il libro "Seduzione", la sua prima opera, e l'"Enciclopedia della PNL" in 25 DVD che rappresenta la più vasta opera di formazione in Programmazione Neuro-Linguistica presente in Italia, con oltre 100 ore dei vari corsi di formazione specializzata svolti in diretta nelle aule.
Nel 2008 Giacomo Bruno ha fatto parlare di sé in tutta Italia grazie alle due nuove community del Club Autori Italiani™, che racchiudono oltre cento autori di ebook tra i migliori esperti di formazione. Il Club Affiliati Italiani™ è un esclusivo punto di raccolta per gli oltre 2.000 appassionati del fare soldi online.
In contemporanea l’invenzione dell’USB-BOOK™ scuote il settore dell’editoria: mentre gli editori tradizionali cercano di entrare nel settore del digitale e di internet, la Bruno Editore, all’avanguardia nel commercio di ebook già da diversi anni propone l’opposto: portare gli ebook in libreria. E lo fa in un formato innovativo e hi-tech. La sua newsletter viene seguita ogni giorno da oltre 200.000 affezionati lettori. Il suo Blog e il sito Autostima.net sono seguiti da oltre 6.000.000 di visitatori ogni anno. Il suo lavoro è seguito anche dalla Radio, dalla Stampa e dalle TV nazionali. Giacomo Bruno è di Roma (RM) - Scopri il GeoTagging degli Autori .Per accedere a questo fantastico ebook cliccate qui.http://www.autostima.net/shopping/prodotto.php?id_prodotto=215&pp=3634.

martedì 18 novembre 2008

LA PIZZA

Good morning carissimi navigatori. Domenica sera mi sono recato, in compagnia di mia moglie in una pizzeria e mentre consumavamo una favolosa pizza al piatto pensavo che vi avrebbe fatto piacere prepare un'ottima pizza con le vostre mani, una tantum, da assaporare con la famiglia o in compagnia di amici. Come ben sapete la pizza ha una matrice prettamente italiana e precisamente partenopea. Nata intorno al 1720, era considerata il piatto dei poveri. Fu il re FERDINANDO I che dopo vari diverbi con la moglie finalmente la spuntò introducendo questo succulento piatto a corte e da allora anche i nobili cominciarono ad affollare le pizzerie napoletane. L'iter per la preparazione dell'impasto per pizza è standard mentre gli ingredienti per il condimento possono variare a seconda dei gusti di ciascuno di noi. Infatti, la si può condire utilizzando delle verdure o con una molteplice varietà di salumi, con i diversi tipi di formaggio, delle uova, del pesce, dei funghetti, o con la carne, per esempio la porchetta o con della salsiccia fresca ed infine anche con alcune fette di frutta, come l'ananas. La pizza, dal punto di vista calorico è l'equivalente di un primo piatto, quindi è molto nutriente e generalmente va mangiata bevendo una bibita gassata per stimolarne la digestione. Quindi, birra a volontà possibilmente non a doppio malto. La pizza si sposa bene anche con un vinello bianco, frizzantino e fruttato. Ottima la pizza cotta nel forno a legna dal sapore delicato e particolare.

INGREDIENTI PER 6-8 PERSONE:

  • 1 kg di farina "00" usata comunemente anche per l'impasto del pane casereccio;
  • 30g di lievito di birra;
  • 100g d'olio extravergine d' oliva;
  • 30g di sale;
  • 15g di zucchero;
  • 300g di acqua;
  • 180g di latte.
PROCEDIMENTO:

Preparate la teglia oleandola con della carta assorbente immersa in un pò d'olio d'oliva. Disponete la farina a fontana su un tavolo creando un mucchio avente la forma di un vulcano nel cui "cratere" verserete i diversi liquidi citati fra gli ingredienti di cui sopra. Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida e un po' per volta versate tale miscuglio all'interno del "cratere" di farina amalgamando il tutto. Completate l'impasto aggiungendo l'olio, latte, sale, zucchero. Lavorate velocemente "tirando" l'impasto con il mattarello fin quando raggiungerà una certa elasticita', per almeno 20 minuti circa. A questo punto travasate il composto in un contenitore oleando con il palmo della mano la parte superiore della pasta. Coprite il recipiente con un panno di lana che facilita la lievitazione dell'impasto e lasciate riposare per circa 2 ore in luogo tiepido fin quando la pasta avrà raggiunto il doppio del suo volume inziale. Quindi, adagiatela nella teglia o in una tortiera con bordo alto 1 cm. precedentemente oleata e stendetela. Per stendere la pasta potete servirvi delle mani o potete avvalervi di un mattarello. Bene, ora passiamo alla salsa per la pizza. Versate in un tegame 500 gr di pelati setacciati, 10 gr di sale, un bicchierino da caffe' di olio extravergine d'oliva ed infine l'origano. Distribuite la salsa sulla pasta lasciando incondito il centimetro di pasta che "sale" verso il bordo della teglia. Fate cuocere la pizza a 200 ° per 15 minuti. Infine, potete ultimare il condimento della pizza aggiungendo della mozzarella a fette o a dadi se preferite la pizza margherita, facendo cuocere in tal caso la stessa in forno per altri 5'. Ora non mi resta che augurarvi buon appetito e se desiderate chiedermi dei consigli o volete che trattiamo assieme qualsiasi argomento di vostro interesse non esitate a contattarmi lasciando un vostro commento o una riflessione. Grazie e alla prossima ricetta.

giovedì 6 novembre 2008

TORTA AL CIOCCOLATO







  • Con enorme piacere dò il benvenuto ai miei visitatori. Oggi mi va di coccolarvi un pò e quindi ho pensato ad una prelibatezza che delizierà il palato di adulti e piccini, la torta al cioccolato.





INGREDIENTI per 8-10 persone

DECORAZIONE DELLA TORTA:

2dl di latte

50gr di cioccolato bianco o 250gr di panna animale già zuccherata

cioccolato fondente 350gr con 70% di cacao amaro

  • base della torta:

  • 7 uova

  • 150 gr di farina

  • 100 gr di cacao amaro

  • lievito una bustina (pane degli angeli)

  • 260 gr di zucchero

  • sciroppo o bagna per la base della torta:

  • rum bianco 2 cucchiai

  • liquore strega 2 cucchiai

  • acqua 3 cucchiai

  • zucchero a velo 100gr

  • crema

  • 1/2 litro di latte

  • 85 gr di zucchero

  • 60 gr di farina

  • 1 bustina di vanillina

  • 80 gr di cioccolato fondente

  • 4 tuorli di uova

  • 50 gr di burro





Imburrare e infarinare una tortiera di 24 cm di diametro. Riscaldare il forno a 175°. In una ciotola lavorare preferibilmente con una frusta elettrica ricordando di lasciare le uova a temperatura ambiente tutti gli ingredienti per la base della torta facendo montare prima le uova e poi incorporando lo zucchero, farina, cacao amaro ed infine il lievito.Versare il composto nella tortiera e cuocere nel forno per 45 minuti senza mai aprirlo. Nel frattempo sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente a pezzettini, e appena tiepido incorporare il burro e 2dl di latte. A cottura ultimata, sfornare la torta, lasciarla raffredare e quindi tagliarla orizzontalmente in due dischi. Preparare la crema a freddo in una pentola incorporando i tuorli di uova (precedentemente frustati), la farina, lo zucchero, la vanillina ed il latte, passare il composto su fuoco dolce fino a quando si raggiunge il bollore. Lasciare cuocere sempre mescolando a fuoco moderato per almeno 3-4 minuti ed infine incorporare 80 gr di cioccolato fondente. Togliere la pentola dal fuoco travasando il tutto in una ciotola di vetro, possibilmente. A questo punto mescolare i liquidi per la bagna setacciando ed incorporando man mano lo zucchero a velo negli stessi. Con un pennello spennellare la bagna all'interno del disco della torta e spalmare la crema in modo omogeneo ed infine adagiare l'altro disco sopra. Decorare la torta versando il cioccolato fondente lasciato a bagnomaria ricoprendola interamente con l'aiuto di una spatola. Lasciare raffredare il dolce in frigorifero e poi aggiungere se si preferisce dei ricci di panna o delle scaglie di cioccolato bianco. E, sono sicuro che avrete tutto il tempo per espiare il peccato di gola... Un tenero abbraccio.

mercoledì 5 novembre 2008

ORECCHIETTE E RAPE



Da buon pugliese voglio mostrarvi un piatto tipico della mia terra, orecchiette e cime di rape.

Ingredienti: per 6 persone.


Impasto per le orecchiette:

500gr di farina di semola

  • 200g di acqua

  • 1 kg e 1/2 di cime di rape

  • 5 filetti d'acciuga

  • 5 cucchiai d'olio extravergine d'oliva

  • 2 spicchi d'agli0

  • pane raffermo casereccio

  • vino consigliato: ostuni bianco
Tempo di preparazione: 1 ora

PREPARAZIONE DELLE ORECCHIETTE:
Innanzitutto occorre amalgamare la farina di semola con l'acqua impastando bene almeno per 1/4 d'ora fino a quando abbiamo raggiunto un impasto omogeneo. Dividiamo la pasta in quarti e formiamo con il palmo della mano delle strisce arrotolate di 2 cm di diametro. Tagliamo dei pezzettini di pasta larghi circa 1 cm dalle strisce realizzate precedentemente e con l'indice della mano adagiamoli strofinandoli sulla spianatoia infarinata e aiutandoci con il pollice cerchiamo di ottenere dei dischetti concavi. Il consiglio è quello di aspettare che si asciughino per bene adagiandoli in vassoi ben larghi prima di cucinarli. A questo punto laviamo le rape con acqua fredda corrente conservando solamente le cime e le foglie, scartando le coste dure. Facciamo cuocere le orecchiette con le cime di rapa e le foglie nella stessa acqua di cottura. Nel frattempo rosoliamo in una padella aglio, olio d'oliva e alici sott'olio, (a vostro piacimento potete aggiungere anche del peperoncino) fino a quando le alici si saranno disfatte. In un'altra padella antiaderente rosoliamo la mollica di pane con un filo d'olio fin quando diventa di colore marroncino. Scolare la pasta, facendola saltare in padella con il composto di acciughe e aggiungere il pane tostato. Servire subito insaporendo il piatto se preferite con il peperoncino tritato. Ragazzi vi saluto e ditemi quale reazione ha suscitato in voi la lettura di questo post. Esprimetevi senza alcun timore.

sabato 25 ottobre 2008

LA FRITTURA




Salve, oggi parliamo di cottura degli alimenti fritti. Gli alimenti fritti contengono un'alta percentuale di grassi. E' noto che i grassi, se assunti nei quantitativi ottimali, oltre a costituire un deposito di riserve energetiche, si rivelano preziosi "trasportatori" delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) e apportano sostanze che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare. Il consumo periodico di grassi è all'origine dell'obesità e delle malattie cardiovascolari. E'un errore considerare soltanto i grassi visibili (o meglio i condimenti usati nella preparazione delle pietanze), senza tenere conto di quelli presenti negli alimenti stessi. Una corretta alimentazione, in tal senso, prevede una preferenza di cotture a vapore, a microonde o alla griglia, le quali limitano l'aggiunta di altri grassi per il condimento di alimenti già ricchi di tali sostanze. Nel caso della frittura di alimenti a basso contenuto di grassi, quali ad esempio le patate, gli oli e i grassi penetrano nell'alimento e vi rimangono in quantità variabili dal 10 al 40%, per cui l'alimento fritto assume una composizione in acidi grassi simile a quella dell'olio utilizzato per la frittura. Mentre negli alimenti a elevato tenore di grassi, quali la carne o il pesce, non si hanno significative modifiche di ordine quantitativo. Poche sono però le pietanze invitanti e irresistibili come una frittura dorata e croccante. Si può quindi trovare un compromesso includendo i fritti nella nostra alimentazione senza esagerare nella quantità e nella frequenza. Tipi di frittura: Ogni alimento richiede un tipo di frittura diverso. E' possibile friggere al naturale, con un'infarinatura, con un'impanatura o con la pastella. Frittura al naturale: Questo tipo di preparazione si addice agli alimenti compatti e asciutti, come l'uovo o le patate, in grado di sopportare il calore dell'olio bollente. Il metodo di preparazione è molto semplice: basta immergere nell'olio già caldo il cibo al naturale, eventualmente tagliato a pezzi o a fette, scolarlo quando è cotto e asciugarlo sulla carta assorbente da cucina.Infarinatura: il cibo deve essere passato prima nella farina, o nell'uovo e succesivamente infarinatoè dopo immerso in abbondate olio. Succesivamente viene scolato asciugato nella carta assorbente. I cibi che richiedono l'infarinatura sono, ad esempio, le scaloppine, i piccoli pesci, i molluschi e alcune verdure come le melanzane. Poi c'è l'impanatura, cioè la preparazione dei cibi passati prima nell'uovo sbattuto e salato e poi nel pangrattato che conferisce al cibo fritto il suo classico aspetto dorato. Per ottenere un risultato migliore, secondo l'uso viennese, si può procedere all'impanatura passando il cibo prima nella farina, poi nell'uovo e quindi nel pangrattato: con questo sistema l'impanatura si gonfia staccandosi dall'alimento e la frittura risulta più croccante. Per chi non desidera usare l'uovo, è possibile impanare il cibo passandolo prima in un composto di farina diluita con acqua e insaporita con sale e noce moscata, poi nel pangrattato oppure nell'olio poi nel pane aromatico composto da spezie o aromi con l'aggiunta di formaggio grattugiato.Le fritture degli ingredienti impanati devono essere fatte sempre con olio pulito evitando che faccia fumo,si puo impanare qualsiasi alimento (carne, pesce, latticini,verdure) l'importante che siano di piccolo trancio.Un'altro tipo di impanatura è la pastella composta da: farina, uova (anche solo tuorlo o albume), un pizzico di sale, acqua naturale o gassata, latte, curry o birra per diluire l'impasto. Se deve essere utilizzata per cibi salati può essere insaporita con formaggio, prezzemolo o altri aromi, se invece serve per cibi dolci può essere arricchita con scorza di limone, arancia oppure cognac. Spesso per gonfiare maggiormente la frittura viene aggiunto anche lievito di birra o gli albumi delle uova montati a neve. La preparazione della pastella consiste nel setacciare la farina in una ciotola, diluirla con acqua sbattendo il tutto con una forchetta affinché non si formino grumi, aggiungere l'uovo e gli altri eventuali ingredienti. La densità deve essere tale che sollevando il composto con un cucchiaio dovrà ricadere a nastro. Si procede con la frittura immergendo i cibi prima nella pastella poi nell'olio. Gli alimenti ideali per questo tipo di frittura sono verdure, fritto di calamari e gamberi, frutta di ogni genere. Per una buona riuscita del fritto è importante scegliere anche il tipo di grasso tra: olio d'oliva, olio di semi, burro, margarina e strutto.Olio d'oliva: si addice alla frittura perché sopporta temperature molto elevate e ha poco odore, ha però un gusto troppo caratteristico per gli alimenti delicati.Olio di semi: questo tipo di grasso è adatto alle fritture perché insapore anche se ha un odore sgradevole. E' in grado di sopportare temperature elevate e, per la sua caratteristica leggerezza e delicatezza, è particolarmente indicato per friggere anche dolci.Burro e margarina: si usano solo per carni e verdure impanate e per le fritture poco profonde o a bassa temperatura (la temperatura elevata ne provoca l'annerimento). Strutto: tra i grassi, lo strutto è il più saporito, ma si usa raramente perché penetra facilmente l'alimento e si consuma molto in fretta, oltre a rendere l'ambiente impregnato di un odore sgradevole.Consigli utili per un buon risultato: L'olio per la cottura deve essere sempre molto abbondante; Per evitare che l'olio si bruci quando è arrivato al massimo del calore, basta non lasciarlo senza alcun ingrediente in cottura ; l'olio deve avere la giusta temperatura; La temperatura di frittura deve inoltre essere proporzionata alla grandezza dell'alimento: più alta se il cibo è piccolo.Vi ringrazio per l'attenzione e a presto.

LA GRIGLIATA


La cottura allo spiedo e alla griglia sono probabilmente il punto di partenza di tutta la cucina: è infatti un metodo di cottura estremamente "naturale", che può essere utilizzato all'aperto e, al limite, senza particolari attrezzature. Sullo spiedo e sulla griglia le vivande, e in particolar modo la carne, cuociono in ambiente asciutto, senza l'accumulo di vapore che si forma intorno ad una vivanda che cuoce nel forno, e mantengono il loro particolare sapore. Nell'uno e nell'altro caso si tratta di metodi di cottura relativamente semplici, che richiedono poca attenzione; come sempre, è tuttavia necessario tenere conto di alcune avvertenze.La griglia. La cottura alla griglia avviene con diverse sorgenti di calore ed è la cottura con la temperatura esterna più elevata (da 1100 a quasi 7000 °C). Questa tecnica viene utilizzata sia per la cottura di verdure che di carne e pesci e ne esalta le caratteristiche organolettiche evitando perdite nutrizionali eccessive. Quale che sia la fonte di calore (carbonella o legna, gas o elettricità) il metallo della griglia dovrà essere caldissimo, soprattuto prima di porvi della carne di manzo. Quando il metallo avrà raggiunto la massima temperatura strofinatelo con un canovaccio bagnato e ungetelo con un poco di grasso: eviterete che il cibo si attacchi. Ricordate che i pezzi piccoli di carne o pesce dovranno essere cotti più vicino alla sorgente di calore, mentre quelli grossi dovranno stare più lontano.La carne. Una perfetta grigliata di carne si ottiene seguendo alcune semplici norme;Ungere: ungete sempre con poco olio o burro la carne prima di porla sulla griglia rovente, e ripetete più volte l'operazione durante la cottura per impedirle di asciugarsi e di indurire. Le piccole gocce di sangue che appariranno sulla superficie indicheranno quando la carne è al punto giusto di cottura.Marinare: per rendere la carne più tenera e saporita, la carne può essere lasciata a marinare per almeno un paio d'ore in una emulsione di vino e olio di oliva, rigirandola di tanto in tanto; alla marinata potrete aggiungere sale, pepe appena macinato, altri odori quali cipolla a fettine, aglio, alloro, timo o prezzemolo. Asciugate bene la carne prima di cuocerla.La scelta delle carni: la carne che meglio si presta alla cottura sulla griglia è quella di manzo, le cui parti migliori sono il filetto, la costata, la lombata; i pezzi più teneri e gustosi - e costosi - sono quelli ricavati dal filetto, che prendono varie denominazioni secondo la dimensione: fette alte circa 3 centimetri vengono chiamate tournedos, i filets mignon hanno uno spessore tra i 4 e i 5 centimetri, mentre pezzi tra i 5 e i 7 centimetri prendono il nome di châteaubriand. Cospargete le bistecche e i pezzi grossi di carne con pepe nero macinato e poneteli sulla griglia caldissima per scottarli da ambo i lati, formando così una crosticina esterna che conserverà loro tutto il sugo; continuate poi la cottura a calore più moderato. Per tagli più piccoli potete, dopo la "scottatura" mantenere la medesima temperatura. Salate solo a cottura ultimata.La carne di maiale si presta altrettanto bene alla cottura alla griglia, in particolar modo le braciole (costolette con l'osso) e le costine; essendo più ricca di grassi, non necessita di marinatura, e può non essere unta prima della cottura. Aromatizzatela con timo, pepe nero e rosmarino. Se grigliate carne bianca (vitello, pollo, agnello) usate un calore più moderato, o tenetela più lontana dalla sorgente: cuocerà e colorirà contemporaneamente.Grigliare in padella: Un eccellente metodo per grigliare la carne in casa è quello di utilizzare una pesante padella in ferro oppure una piastra di ghisa; non è necessario ungerla se sarà sufficientemente calda, ma se lo desiderate potrete ingrassarla leggermente. Ponete la carne sulla piastra ben calda, fatela "scottare" rapidamente da un lato poi abbassate il calore per uno o due minuti; voltate la carne, scottatela anche sull'altro lato e continuate la cottura rivoltando di tanto in tanto, fino a raggiungere la cottura desiderata. L'esperienza vi aiuterà a trovare il giusto punto di cottura.Sulla piastra ben calda cuocete la carne come sopra descritto; consiglio di tenerla piuttosto "al sangue". Nel frattempo emulsionate accuratamente in una scodellina tre cucchiai di olio extravergine d'oliva, un cucchiaino o più di aceto balsamico, sale e pepe nero.Quando la carne avrà la giusta cottura ponetela su un tagliere, e con un coltello ben affilato tagliatela a striscioline di non più di due millimetri di spessore. Disponete le fettine su un piatto caldo e "scaloppatele" con l'emulsione preparata. Servite subito.Il pesce. Anche il pesce si presta egregiamente a questo tipo di preparazione; per la cottura è decisamente preferibile la griglia, perché a contatto con la piastra rovente il pesce tende a bruciacchiarsi. Ricordate che il pesce ha tempi di cottura più brevi di quelli della carne, e tende facilmente a bruciare. Usate quindi temperature meno elevate e tenete le vivande meno vicine alla fonte di calore. Anche per il pesce valgono in genere le raccomandazioni già espresse per la carne, con qualche accorgimento in più.Marinatura: un paio di ore prima della cottura ungete il pesce con olio, salatelo e cospargetelo con foglioline di salvia e rosmarino.pesci interi, da porzione o di maggiori dimensioni, saranno accuratamente nettati all'interno , che farcirete con sale, rosmarino, salvia e prezzemolo; lasciate invece le squame, in questo modo ridurrete il rischio di bruciacchiare la carne, ed a cottura ultimata la pelle si staccherà tutta insieme. Cuocete a calore moderato rigirando spesso e spennellando con poco olio; anche in questo caso solo l'esperienza potrà indicavi gli esatti tempi di cottura.Molluschi: seppie, totani e polpi possono essere grigliati solamente se di piccolissime dimensioni , per non risultare duri e gommosi. Prima della cottura, che dovrà essere piuttosto breve ed a temperatura non troppo elevata, ungeteli con olio, passateli nel pangrattato e cospargetevi poco prezzemolo; infilateli su degli spiedini di legno e cuoceteli a calore moderato girandoli spesso. Salate a cottura ultimata.Crostacei: tutti i crostacei si prestano ad essere grigliati con eccellenti risultati. In particolare risulteranno saporiti e profumati i gamberoni e le mazzancolle, che non necessitano di particolari preparazioni; poneteli direttamente sulla griglia, magari infilati su degli spiedini, a temperatura moderata, e cuoceteli per un paio di minuti rigirandoli spesso. A cottura ultimata serviteli caldissimi, accompagnati con fettine di limone.Pesce a tranci: tonno, pesce spada, palombo ecc. risultano eccellenti anche cotti alla piastra , che dovrà essere leggermente ingrassata per evitare che il pesce attacchi. Salate solo a cottura ultimata. Il "salmeriglio", o salmorigano, è una salsa semplicissima e profumata che si ottiene con origano, sale, pepe.Preparate il "salmeriglio" emulsionando in una ciotola l'olio, il sale, il succo di limone e l'origano. Cuocete le fette di pesce spada sulla piastra calda precedentemente unta con poco olio; basteranno pochissimi minuti. Ponete le fette sui piatti precedentemente riscaldati e cospargete su ciascuna fetta una cucchiaiata di salmeriglio; servite subito, ben caldo. Gli ortaggi. Anche le verdure, come il pesce, non amano il contatto diretto con la piastra ; cotte alla griglia, a calore moderato, mantengono meglio l'umidità senza bruciacchiare. Un buon piatto di verdure grigliate, ben cotte, bene assortite e giustamente condite può costituire, soprattutto nell'estate che si avvicina, una valida e sana alternativa alla carne. Molti sono gli ortaggi che si prestano a questo tipo di cottura; una buona grigliata mista sarà composta, per lo meno, da melanzane, zucchine, peperoni, pomodori, cipolle. Ognuna di queste verdure richiede un trattamento particolare.Le melanzane, che tendono a perdere acqua in cottura, saranno tagliate a fette di almeno un centimetro di spessore; è consigliabile lasciare le fette immerse per una mezz'ora in acqua salata, per fare loro perdere un poco di amaro.Le zucchine, rigorosamente freschissime, saranno tagliate per il lungo a fette più sottili, che andranno cotte dai due lati per pochissimo tempo, in modo che rimangano croccanti.Taglierete i peperoni a falde di circa 2 centimetri, dopo averli nettati dalle costole interne; resteranno più teneri se li farete cuocere per più tempo dal lato della buccia.Scegliete dei pomodori molto sodi, meglio se un poco acerbi; sono eccellenti anche quelli verdi, se non dispiace il sapore acidulo. Tagliateli a metà, salateli e lasciateli scolare per una mezz'ora per far loro perdere un poco di acqua; dopo averli asciugati cospargeteli con un trito di prezzemolo, pochissimo aglio e qualche cappero, e cuoceteli solo dalla parte della buccia. Riescono eccellenti anche in padella.Anche le cipolle faranno parte della vostra grigliata; scegliete preferibilmente quelle rosse di Tropea, dal gusto più dolce, sbucciatele e tagliatele a metà (o a spesse fette se fossero troppo grosse), e cuocetele sulla griglia rigirandole spesso.Potete aggiungere anche delle patate, tagliate a fette di circa mezzo centimetro e unte con olio; in questo caso il tempo di cottura è un poco più lungo.Salate il tutto a fine cottura, e condite a piacere con olio extravergine, limone, qualche fogliolina di menta.

giovedì 16 ottobre 2008

CUCINARE AL "CARTOCCIO"


Ciao a tutti i miei amici e colleghi. Il principale vantaggio della cucina “al cartoccio”, cioè della preparazione di un alimento avvolto in un involucro per uso alimentare è quello di sfruttare contemporaneamente la cottura del forno e quella a vapore, in quanto nel gonfiarsi durante la cottura si crea all'interno dell'involucro una camera di vapore. Se poi l’alimento da cucinare è un pesce, si potrà eventualmente fare a meno anche di condimenti dal momento che il pesce soprattutto se è fresco si cuocerà nel suo stesso grasso utilizzando la sua umidità naturale, mantenendosi morbido e garantendo sapore e leggerezza. Altri alimenti, o anche il pesce stesso, possono essere arricchiti con condimenti vari, dall’olio al burro, dal vino al limone, dagli aromi alle verdure, o di altri alimenti da aggiungere prima di avvolgere il cartoccio. L’involucro in cui avvolgete l’alimento deve essere la carta da forno o quella d' alluminio. La cottura al “cartoccio” risulta più rapida rispetto agli altri metodi di cottura e consente di salvaguardare aromi e sapori ed è particolarmente “spettacolare” al momento in cui si serve l’alimento a tavola perchè ha un profumo inebriante da "far perdere la testa" .

mercoledì 15 ottobre 2008

convitti


Ecco qui come si svolge la giornata di un cuoco di convitto secondo le annesse leggi che a mio parere sono diventate obsolete. Voglio iniziare col dirvi che come ben sapete l'attività di noi cuochi è regolata da un contratto sindacale secondo il quale le mansioni a cui siamo adibiti non sono specificate nei dettagli. Siamo addetti alla preparazione e confezionamento dei pasti, conservazione delle vivande a cui provvediamo anche attraverso strumentazioni particolari e di cui curiamo le manutenzioni. Detto questo mi sorgono parecchi dubbi e un' infinita' di domande riguardo per esempio la pulizia in generale degli elettrodomestici come quella della cappa della cucina, chi vi deve provvedere? In distribuzione dei pasti chi deve andarci? E ho ancora tanti altri dubbi che rimarranno irrisolti . Un altro punto che voglio toccare è quello del numero dei cuochi in proporzione a quello dei convittori. La legge prevedeva che fino a 500 convittori dovevano esserci 4 cuochi poi tale limite è stato elevato ai 1000 per quattro. Mi sembra un po' anomala come proporzione numerica dato che c'è un differenza di ben 500 unità di convittori per cui si dovrebbe dare la possibilita' all' istituzione convitto di richiedere almeno un altro cuoco. Ci sono diversi convitti dove i menù vengono elaborati dai soli cuochi senza il controllo di un dietologo, e se per caso dovesse sorgere un problema di alimentazione con annesse complicazioni CHI ne paga le spese oltre al povero convittore, il cuoco o l'istituzione che non ha provveduto a procurarsi una figura del genere? Cari colleghi io penso che queste e tante altre realtà andrebbero modificate e che quindi c'è ancora tanto da fare a riguardo e soprattutto noi cuochi dobbiamo essere rivalutati come categoria perchè meritiamo una maggiore considerazione. Se volete, lasciate un commento in calce a questo post. Ciao a tutti e un caloroso grazie.

il microonde


Bentrovati, come va? A me benone. Oggi parlerò di un elettrodomestico che ormai è presente in quasi tutte le case. LA CONOSCENZA è SAPIENZA.


Le microonde vengono prodotte nel forno da un tubo ad elettroni chiamato magnetron. Le microonde rimbalzano avanti e indietro all'interno dell'armatura di metallo del forno finché non vengono assorbite dal cibo. Le microonde causano la vibrazione delle molecole di acqua presenti nel cibo, producendo così il calore che cuoce il cibo. Questo è il motivo per cui cibi contenenti molta acqua possono essere cotti più velocemente rispetto ad altri cibi. L'energia delle microonde è trasformata in calore appena viene assorbita dal cibo. Così il cibo non può diventare radioattivo o "contaminato".
Anche se il calore è prodotto all'interno del cibo, i forni a microonde non cuociono il cibo dall'interno verso l'esterno. Quando cibi di un certo spessore come un arrosto vengono cotti, gli strati esterni sono scaldati e cotti dalle microonde, mentre l'interno è cotto principalmente dalla più lenta conduzione di calore che proviene dagli strati esterni.
La cottura a microonde può essere più efficiente a livello di energia impiegata rispetto alla cottura convenzionale perché i cibi cuociono più velocemente ed il riscaldamento si limita al cibo, non all'intero forno.
CONSIGLI PER UNA COTTURA SICURA NEL MICROONDE
Disporre i cibi in maniera uniforme in una stoviglia coperta ed aggiungete del liquido se necessario. Coprite la stoviglia con un coperchio o della pellicola trasparente; lasciate il coperchio o la pellicola allentati per permettere al vapore di uscire. Il vapore caldo che si crea aiuta a distruggere i batteri nocivi e ad assicurare una cottura uniforme.
Non cuocere pezzi di carne eccessivamente spessi ad un'alta potenza. Questi pezzi vanno cotti a potenza media per periodi più lunghi. Questo permette al calore di raggiungere il centro senza cuocere eccessivamente le zone più esterne.
Mescolare o ruotare il cibo a metà cottura per eliminare i punti freddi dove i batteri nocivi possono sopravvivere, e per permettere una cottura uniforme.
Quando si cuoce il cibo parzialmente nel microonde, per poi finire la cottura alla griglia o in un forno convenzionale, è importante trasferire il cibo all'altra sorgente di calore immediatamente. Mai cuocere il cibo parzialmente e poi conservarlo per un uso posteriore.
Usare un termometro da cibo o quello del forno stesso per verificare che il cibo abbia raggiunto una temperatura sicura. Mettete il termometro nell'area più spessa della carne o del pollame - non vicino al grasso o alle ossa - o nella parte più interna della coscia nel caso di pollame intero. I tempi di cottura possono variare in quanto varia l'efficienza e la potenza stessa dei forni. Controllate in vari posti per essere sicuri che la carne rossa abbia raggiunto i 70°C, il pollame gli 80°C, e le casseruole di uova i 70°C. Il pesce dovrebbe sfaldarsi con il tocco di una forchetta. Aspettate sempre un attimo, per far sì che la cottura sia ultimata, prima di controllare la temperatura interna con un termometro da cibo.
Cuocere pollame intero e ripieno in un forno a microonde non è raccomandato. Non usare vassoi di polistirolo o pellicola a contatto col cibo perché essi non sono resistenti alle alte temperature. Lo sciogliersi o il deformarsi di questi contenitori potrebbero causare una contaminazione del cibo con prodotti chimici nocivi.
Cuocere carne, pollame, casseruole di uova e pesce immediatamente dopo averle scongelate nel microonde, dato che alcune aree del cibo congelato potrebbero cominciare a cuocere durante il periodo di scongelamento. Non tenete mai del cibo parzialmente cotto per un uso futuro.
CONSIGLI PER RISCALDARE CIBO NEL MICROONDE IN MODO SICURO
Coprire il cibo con un coperchio o una pellicola resistente alle microonde per imprigionare l'umidità e provvedere ad una cottura sicura ed uniforme.
Riscaldate cibi già pronti come ad esempio carne precotta, prosciutto o avanzi fino a quando si vede il vapore uscirne.
Dopo aver riscaldato dei cibi nel microonde, aspettare un breve periodo. Poi usare un termometro da cibo pulito per controllare che abbia raggiunto i 75°C.
CONTENITORI E PELLICOLE
Usare solo stoviglie per la cottura che sia stata creata apposta per l'uso nel microonde. Vetro, ceramica e tutti i contenitori di plastica dovrebbero avere un'etichetta che indichi l'uso nei forni a microonde.
Contenitori di plastica come tubetti, contenitori per il cibo da asporto e altri contenitori usa e getta, non dovrebbero essere usati nei microonde. Questi possono contorcersi o sciogliersi, causando una possibile contaminazione del cibo da parte di prodotti chimici nocivi.
Pellicola per il microonde, carta cerata, sacchetti da cottura, cartapecora e tovagliette da microonde dovrebbero essere sicure. Non permettete però il contatto tra pellicole di plastica e il cibo durante la cottura.
Non usare mai contenitori di plastica fine, carta da alimenti, o sacchetti della spesa, fogli di giornale o fogli di alluminio nel forno a microonde. Vi mando un grosso bacio e un link con il ricettario per la cottura dei cibi nel microonde.http://www.donnamoderna.com/cucinare/ricette/naviga-ricette.html?pagina=0&attuale=1&t=6&gclid=CIzogM6_qZYCFQEPuwod-jB5zA#risultati

Convitto Colombo Genova


Stamani ricordavo i bei momenti trascorsi al fatidico primo corso di formazione di cuochi di convitto ed in particolare a (subito santo), SANTAGATI rettore che tanto si è prodigato per noi cuochi. Navigando nel web ho visitato il sito relativo ai convitti e indovinate un pò cosa ho trovato? Da non credere, il "nostro evento" al convitto Colombo fotografato e commentato all'interno del sito, con le autorità intervenute, e noi naturalmente e i piatti da noi elaborati e armoniosamente decorati nonchè gustati nei loro molteplici sapori d'Italia. E allora vi fò questo regalo, il mio blog con annesso link dove anche voi potrete vedere, leggere e assieme a me ricordare quei favolosi momenti. http://www.convittocolombo.it/

Calorie punto it - Il portale delle calorie

Buongiorno a voi. A tutti interessa alimentarsi bene, vero? Anche se mi rendo conto che al tempo d'oggi non sempre ciò è possibile.
Donne e uomini valutano lo stato fisico del proprio corpo cercando di trovare un giusto equilibrio alimentare tra calorie consumate durante l'arco della giornata e quelle che si ingeriscono tramite i cibi. Tutti sappiamo quanto sia importante avere e mantenere il giusto peso corporeo al fine di prevenire tante malattie legate ad una cattiva alimentazione o alla mancanza di conoscenza del corretto numero di calorie alimentari di cui il nostro corpo ha bisogno, quindi ho pensato di farvi cosa gradita facendovi conoscere questo link dove sicuramente apprenderete nuove notizie utili al vostro benessere fisico. Grazie per la vostra collaborazione. http://www.calorie.it/?module=Search

FORZA CUOCHI: LA FARRATA


Vi presento un rustico molto noto nel mio paese natio, Manfredonia, e voilà..., la signora farrata centenaria degustata soprattutto nel periodo del carnevale dauno. Se siete interessati visitate il link sottostante. Un abbraccio a tutti. http://www.carnevaledauno.it/tradi/farrata.htm

LA FESTA E' INIZIATA

Oggi è un giorno da ricordare perchè finalmente "LA FESTA E' INIZIATA" cioè voglio dire che possiamo esprimere tutti i nostri pensieri in merito alle tante questioni che ci circondano. Non vi sembra fantastico? Ho creato codesto blog per consentire a chiunque di voi di commentare ciò che a noi cuochi sta piu' a cuore ossia l'argomento convitti. Cercherò di arricchire il blog di ricette, tratterò l'argomento ristorazione vista nelle sue sfaccettature e scriverò su altri temi che ci accomunano. Non dimenticate di lasciare un commento per "animare" i vari post. Ciao e a presto.