mercoledì 15 ottobre 2008

convitti


Ecco qui come si svolge la giornata di un cuoco di convitto secondo le annesse leggi che a mio parere sono diventate obsolete. Voglio iniziare col dirvi che come ben sapete l'attività di noi cuochi è regolata da un contratto sindacale secondo il quale le mansioni a cui siamo adibiti non sono specificate nei dettagli. Siamo addetti alla preparazione e confezionamento dei pasti, conservazione delle vivande a cui provvediamo anche attraverso strumentazioni particolari e di cui curiamo le manutenzioni. Detto questo mi sorgono parecchi dubbi e un' infinita' di domande riguardo per esempio la pulizia in generale degli elettrodomestici come quella della cappa della cucina, chi vi deve provvedere? In distribuzione dei pasti chi deve andarci? E ho ancora tanti altri dubbi che rimarranno irrisolti . Un altro punto che voglio toccare è quello del numero dei cuochi in proporzione a quello dei convittori. La legge prevedeva che fino a 500 convittori dovevano esserci 4 cuochi poi tale limite è stato elevato ai 1000 per quattro. Mi sembra un po' anomala come proporzione numerica dato che c'è un differenza di ben 500 unità di convittori per cui si dovrebbe dare la possibilita' all' istituzione convitto di richiedere almeno un altro cuoco. Ci sono diversi convitti dove i menù vengono elaborati dai soli cuochi senza il controllo di un dietologo, e se per caso dovesse sorgere un problema di alimentazione con annesse complicazioni CHI ne paga le spese oltre al povero convittore, il cuoco o l'istituzione che non ha provveduto a procurarsi una figura del genere? Cari colleghi io penso che queste e tante altre realtà andrebbero modificate e che quindi c'è ancora tanto da fare a riguardo e soprattutto noi cuochi dobbiamo essere rivalutati come categoria perchè meritiamo una maggiore considerazione. Se volete, lasciate un commento in calce a questo post. Ciao a tutti e un caloroso grazie.

1 commento:

Unknown ha detto...

Sono pienamente d'accordo con quanto detto. Anzi aggiungerei ancora altro. Ad esempio nel convitto dove lavoro io non si capisce quante pietanze deve cucinare il cuoco. Non è più un servizio mensa ma un ristorante alla carta. Poveri noi cuochi...